mercoledì 14 marzo 2012

Viva Pizzetti

Francesco Pizzetti, il mio "antico" professore di Diritto Costituzionale, ora garante della privacy, interviene parlando di uno Stato sempre meno democratico e di un controllo "orwelliano" sui cittadini giunto a livelli non più accettabili.
Posto la prima parte di un bel commento di Oscar Giannino, chi voglia leggerlo tutto lo trova sul sito www.loccidentale.it.

Viva Pizzetti, lo Stato fiscale è neototalitario

Sia lode e gloria al giustissimo allarme lanciato ieri dal garante della privacy, Francesco Pizzetti, a chiusura del settennato del suo incarico. Pizzetti insegna diritto costituzionale – ho dato l’esame con lui, a Torino -  e l’impronta liberal-cristiana ne ha sempre ispirato la dottrina.  Lode e gloria a lui che afferma finalmente come sia giusta sì la lotta all’evasione fiscale, ma che «siamo in presenza di strappi forti allo Stato di diritto e al concetto di cittadino che ne è la radice». Perché «è proprio dei sudditi essere considerati dei potenziali mariuoli. È proprio dello Stato non democratico pensare che i propri cittadini siano tutti possibili violatori delle leggi. In uno Stato democratico, il cittadino ha il diritto di essere rispettato fino a che non violi le leggi, non di essere un sospettato a priori. Per questo è importante che si consideri questa una fase di emergenza dalla quale uscire al più presto. Se così non fosse – ha concluso – anche lo spread fra democrazia italiana e democrazie occidentali sarebbe destinato a crescere». In piccolo, lo ricordo tutte le mattine agli ascoltatori di radio24, e spesso c’è chi dice che difendo gli evasori. Il solo fatto che lo Stato abbia inculcato tale riflesso condizionato, per cui ogni misura finisce per essere buona purché l’erario incassi di più, testimonia il rischio strisciante di diventare sudditi prima nella psiche, e poi di fatto.
La lotta all’evasione ha spinto ormai i governi di sinistra prima, di destra poi, dei tecnici ora, a un crescendo di misure che non hanno eguali in alcun Paese avanzato, anche se la propaganda fiscale dice il contrario.  Il limite al contante a 1000 euro, per esempio, non c’è in Germania come non c’è nel Regno Unito. In Francia c’è un limite mensile alle operazioni in contanti oltre il quale scatta la segnalazione. A cominciare dal 2012, in Italia siamo passati dalla fotografia statica dei saldi di conti bancari prima vigente, alla condivisione in banche dati pubbliche dell’intera dinamica quotidiana di ogni operazione bancaria di ciascun residente. Consentendo così ad Agenzia delle Entrate e pubblici ministeri il controllo comportamentale e profilato di ciascuno di noi. L’agente delle imposte, come il pm, sulla mera successione temporale di operazioni bancarie potrà disporre l’apertura di fascicoli in cui il semplice determinarsi di flussi può costituire ipotesi di violazione fiscale e reato.
Molti pensano che tutto ciò sia necessario. Ho già scritto che mi ha dato molto da riflettere il libro ultimo del procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, Soldi Sporchi. Quando a Grasso ho chiesto in trasmissione se ritenesse giusta questa misura, mi ha risposto che difendere l’opacità e la libertà del capitale transnazionale è difendere la possibilità della mafia di nascondersi, e con lei di tutti coloro che vogliono nascondere i proventi agli Stati e al fisco. Ho rabbrividito, sentendo la privacy di contribuenti e imprese accomunata alla mafia.

1 commento:

  1. Che dire... E lo "spesometro"? Trovo ridicola la necessità di "ricostruire il reddito attraverso la capacità di spesa del contribuente e di tutta la sua famiglia" da parte dell'Agenzia delle Entrate.
    Conosco gente che bussa alla caritas con iphone in mano, nomadi che viaggiano su BMW e Mercedes, famiglie assistite dai servizi sociali che le partite le guardano su Sky.
    Questi sono provvedimenti di "distrazione di massa", comici tentativi di convincere l'opinione pubblica che l'italiano è prima di tutto un potenziale evasore...
    Intanto, giocando con lo spread, abbiamo assicurato utili formidabili (6/7%) agli speculatori, soldini veri che caveranno dalle nostre tasche sfruttando il nostro lavoro, fintanto che c'è...

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