martedì 24 luglio 2012

Tutto ebbe inizio in questo modo.

La notizia non è recentissima, ma - vista la difficoltà con cui certi argomenti circolano sui nostri "democraticissimi" organi dell'informazione ufficiale - vale la pena di ritornarci, anche per ricordare che, nel 1936, la rivolta dei minatori nelle Asturie fu il prologo alla guerra civile spagnola e che - non dimentichiamo anche questo - fu causata dalle repressioni sanguinose e dalle persecuzioni brutali commesse dai 'republicani' del 'frente popular' dopo che ebbero preso il governo nel 1936.
Dal sito dell'Ansa:

NELLA NOTTE LA MARCIA NERA  La notte scorsa , con i caschi bianchi sporchi di carbone e le magliette nere, in segno di lutto,  300 minatori arrivati a piedi a Madrid dal nord della Spagna e  sono stati accolti da decine di migliaia di persone. Il loro ingresso nella capitale, guidato dai sindacati maggioritari Comisione Obreras e Unión General de Trabajadores, si é trasformato in un fiume che, dopo aver bloccato il traffico lungo l'autostrada A6, ha attraversato le principali arterie delle città fino alla Puerta del Sol. 'Indignados', organizzazioni politiche e comuni cittadini si sono uniti intorno a quella che nei cori definivano "la vera nazionale" della Spagna,  un settore in sciopero indefinito da 45 giorni. Oggi ci sarà spazio per due manifestazioni che porteranno i minatori davanti al centro della loro protesta, il ministero dell'Industria, al quale chiedono che rettifichi il taglio del 63% previsto per gli aiuti al settore.  Il premier spagnolo Mariano Rajoy, presentando oggi in Parlamento le nuove misure di austerità decise dal governo di Madrid, ha annunciato la soppressione della tredicesima per i dipendenti pubblici, oltre all'aumento dell'Iva dal 18 al 21%. Come scrive El Pais online, Rajoy ha prospettato risparmi complessivi per 3,5 miliardi di euro nella spesa pubblica. Oltre alla soppressione della tredicesima, i dipendenti pubblici avranno meno giorni di ferie e verranno ridotti i permessi sindacali. Inoltre diminuirà il numero delle imprese pubbliche ed il numero dei consiglieri locali calerà del 20% circa. Dimnuiranno anche le indennità destinate ai sindaci. Per quanto riguarda l'Iva, il tasso di base rimane al 4%, quello medio passa dall'8 al 10%

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